la sessualità                            bibliografia                               terapia sessuale


 

LA SESSUALITA'


Un rapporto sessuale che funziona bene infonde tanta forza nel matrimonio perché sentire che anche nel momento di maggiore vulnerabilità (l’abbandono orgasmico) ci si può affidare all’altro per ricevere calore, conforto e protezione, offre una intensissima sensazione di benessere che va al di là del piacere fisico dei coniugi.
 
Le due spinte originarie della vita si ritiene che siano la sopravvivenza dell’individuo (alimentazione) e la sopravvivenza della specie (riproduzione). L’alimentazione si è evoluta nei tempi, dalla pura soddisfazione fisiologica del nutrimento fino all’odierna soddisfazione psicologica più completa con prelibate pietanze consumate nei luoghi più raffinati. Anche la riproduzione si sta evolvendo - a fatica, tra le repressioni predicate dalle più svariate ideologie sessofobiche. Dalla pura soddisfazione istintuale ci stiamo evolvendo verso una più completa e sana soddisfazione psicologica. 
 
Secondo le antiche concezioni si riteneva che le reazioni sessuali potessero venir alterate soltanto da profondi conflitti nevrotici. Le disfunzioni sessuali sarebbero dovute a conflitti patogeni incentrati su inconsci traumi infantili dovuti alle interazioni patologiche con i genitori. Un lungo trattamento psicoanalitico era ritenuto quindi il più adatto a risolvere tali disagi. W.H. Masters e V.E. Johnson (pionieri delle terapie sessuali più recenti) invece ci hanno fatto vedere come la maggior parte dei disturbi ed insoddisfazioni sessuali sono dovute a situazioni molto più semplici. A volte esse possono essere dovute soltanto alla incapacità della coppia di un adeguato comportamento sessuale e comunicativo, per conflitti o disinformazione.
 
In genere, però, nelle disfunzioni sessuali si ritrovano con notevole preponderanza le componenti ansiose, fobiche ed ossessive. Più l’ansia è intensa e prima essa si manifesta nella sequenza sessuale: desiderio, eccitamento, risoluzione. Quando l’ansia si scatena a livelli molto profondi, già il desiderio può venir represso, per cui l’individuo evita accuratamente (ed inconsciamente) qualsiasi opportunità  erotica o sessuale, anche se solo potenziale, fino alla totale mancanza di desiderio - ritenuta poi costituzione o interesse per altre cose più importanti. Quando invece l’ansia insorge più tardi, durante la massima eccitazione, si avranno problemi di eiaculazione o di orgasmo. 
 
Da ciò derivano per esempio prevalentemente i disturbi maschili di questa società, nella quale la donna sta acquisendo (a ragione) sempre più diritti e libertà nei comportamenti e nelle scelte esistenziali. 
 
L’efficacia delle terapie sessuali ha raggiunto negli ultimi tempi livelli decisamente invidiabili. Queste terapie comportamentali possono, anche in tempi brevi, e senza andare a sondare nel lontanissimo passato infantile, aiutare gli individui a trovare o a ri-trovare quella serenità sessuale alla quale molti hanno dovuto finora rinunciare, per motivi culturali o per mancanza di strumenti terapeutici adatti. 

 


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