l'aspetto
ipnotico
bibliografia
ipnoterapia
L'ASPETTO IPNOTICO
- Il concetto di ipnosi venne introdotto nella seconda metà del 1800
dall’inglese dott. James Braid e deriva dalla parola greca “hypnos”,
ossia dormire.
- L’ipnosi però non equivale al sonno perché una persona addormentata
reagisce solo a stimoli intensi e non è in comunicazione con il mondo
esterno.
- Il concetto di ipnosi viene diviso in due fasi: una che concerne
l’attività ed il processo dell’ipnotizzare e l’altro che riguarda la
destrutturazione dello stato di coscienza dell’ipnotizzato detta
“Trance”.
- Durante la prima fase, detta “induttiva”, l’individuo vive un
cambiamento dello stato di coscienza: può avvertire delle sensazioni di
spersonalizzazione o irrealtà. Lo schema del corpo può alterarsi
diventando evanescente e spesso si presentano fantasie e immagini fugaci.
- Il soggetto comincia a far fatica a seguire il senso delle parole dell’ipnotista
anche se sente un forte legame.
- A questo livello l’ipnotista, riconoscendo i segnali fisiologici di una
trance, passa all’utilizzo di un linguaggio metaforico–allegorico
proprio dell’emisfero destro, che nel frattempo si è trasformato
nell’emisfero dominante.
- Si possono quindi creare delle “realtà ipotetiche”, dove
l’individuo attingendo alle sue risorse profonde e agli “apprendimenti
esperienziali”, potrà sperimentare e sviluppare nuove situazioni e
associazioni.
- Le teorie più recenti indicano che il soggetto non viene indotto
in trance, ma che è lui che decide (inconsciamente) di entrarci.
- Numerose ricerche hanno ampiamente dimostrato che un individuo sotto
ipnosi comunque non fa nulla che non farebbe anche in stato di veglia.
Pertanto egli NON è in balia dell’ipnotizzatore, contrariamente a quanto
si può vedere nelle situazioni di spettacolo teatrale e/o cinematografico.
Anche nei fatti di cronaca, le “truffe” sono dovute più all’aspetto
ipnotico-confusivo che a quello coercitivo.
- Nello stato di trance vi sono alcuni fenomeni che si producono
autonomamente o che possono essere indotti:
- - Regressione o avanzamento di età.
- - Amnesia ed ipermnesia.
- - Analgesia ed anestesia.
- - Comportamento automatico.
- - Dissociazione.
- - Catalessi.
- - Allucinazione.
- - Identificazione.
- - Risposte ideomotorie ed ideosensorie.
- - Suggestione post–ipnotica.
- - Distorsione del tempo.
Questi fenomeni possono quindi essere utilizzati sia in ambito medico
(chirurgia, terapia del dolore, odontoiatria, ecc) sia in ambito
psicoterapico.
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